Laurà, laurà, laurà. Per fortuna c'era il calcio. La domenica San Siro era l'argine all'alienazione e alla catena di montaggio. Milan e Inter. Due cuori e uno stadio. Nel calcio eravamo noi i brasiliani d'Europa.
Oggi perde i pezzi ma ciò che San Siro non vede corroso è il proprio fascino, come racconta anche il nuovo volume di About City, Voci a San Siro, a cura di Claudio Sanfilippo e Tiziano Marelli, presentato domani all'Auditorium di Radio Popolare, in via Ollearo 5, alle 18.30, nell'ambito di Bookcity.
Per il derby a declinare le formazioni c'era Enrico Ameri. Erano gli anni in cui Rita Pavone cantava perché la domenica mi lasci sempre sola… per andare a vedere la partita di pallone. Gli anni in cui le donne aspettavano gli uomini, ha scritto Lina Sotis. Moratti (uno) era il Commendatore. Rizzoli era semplicemente l'editore. Moratti (due) era il Massimo. Berlusconi si faceva chiamare Cavaliere. Oggi il calcio è diventato un'impresa, un business center.
Il racconto di Giangiacomo Schiavi sul Corriere della Sera: "Dimenticavo: il miracolo. A San Siro quella domenica c è stato davvero. Derby da cani, avrebbe detto Beppe Viola. Partitaccia illuminata da un lampo di Rivera nel primo tempo. Milan 1, Inter 0. Dieci minuti prima della fine, punizione dal limite per l Inter. Sulla palla Mariolino Corso, il piede sinistro di un dio. Foglia morta e gol. Un gol da applauso, anche per Milano".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Derbyderbyderby per scoprire tutte le news di giornata.