maldini allettato elliott tira primi bilanci sul milan

di Mattia Marinelli -

Il giorno dopo la sua intervista-manifesto, la giornata di oggi è quella in cui viene ricordato quanto fatto da Gazidis nel recente passato, anche per individuare gli eventuali punti in comune con il Milan: ha iniziato il suo lavoro all'Arsenal nel 2009 in una fase di rigidissima austerity, poi Wenger scovava, valorizzava e rivendeva, mentre il manager sudafricano faceva lievitare le entrate commerciali, poi nel 2013 dopo aver riassestato i conti è iniziata la fase 2 dei grandi investimenti.

Oggi, dopo le parole di Gazidis ("Il Milan deve credere nel cambiamento, non si tratta di non sognare ma di lavorare duramente per rendere i sogni realtà, la storia delle belle promesse non mantenute è finita) che ha offerto il ruolo di  dt a Maldini, il commento di Paolo è stato: "Allettante, entro fine settimana sarà tutto definito, bisogna vedere tutto, le cose vanno raccontate bene, i tifosi? Io ci sono".

Secondo il Corriere dello sport, per Elliott Londra l'investimento Milan si sta rivelando molto più complicato del previsto, l'annata è stata giudicata negativamente, troppi problemi interni e ricavi commerciali fermi, per cui sarebbe stata presa in considerazione l'idea di vendere subito. Potrebbe anche rimanere Elliott, ma la politica dei giovani non era l'idea iniziale.

Per l'allenatore le piste italiane sono Inzaghi e Giampaolo, nei radar anche tre stranieri Conceicao, Garcia e Fonseca. In arrivo dall'Arsenal Shad Forsythe, nuovo capo dei preparatori atletici. Dal canto suo Maldini potrebbe ritenere il progetto di rilancio Milan più rischioso che allettante, adesso che la porta principale è aperta è anche consapevole che un rifiuto gli creerebbe qualche imbarazzo con la società della sua vita.