
Svizzera-Italia si avvicina. Intanto il presidente della FIFA Gianni Infantino è stato intervistato dai colleghi de "La Stampa".
GIANNI NON SI ESPONE
MUNICH, GERMANY - JUNE 14: Gianni Infantino, President of FIFA and Aleksander Ceferin, President of UEFA, are seen in attendance prior to the UEFA EURO 2024 group stage match between Germany and Scotland at Munich Football Arena on June 14, 2024 in Munich, Germany. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)
Svizzera-Italia si avvicina. Intanto il presidente della FIFA Gianni Infantino è stato intervistato dai colleghi de "La Stampa".
"All’Olympiastadion di Berlino (si’, quello della finale della Coppa del Mondo Fifa del 2006…), stanno per scendere in campo Italia e Svizzera - spiega Infantino -. Guarderò la partita con particolare attenzione. Sono italiano. Sono svizzero. Sono il presidente della FIFA ma soprattutto sono un appassionato di calcio. Se penso a quanto sta per accadere, con la mente torno subito indietro fino agli anni Ottanta del secolo scorso. Per la precisione al novembre 1984, la mia prima Svizzera-Italia da spettatore. Un’amichevole".
RIO DE JANEIRO, BRAZIL - NOVEMBER 04: President of FIFA Gianni Infantino smiles after the final match of Copa CONMEBOL Libertadores 2023 between Fluminense and Boca Juniors at Maracana Stadium on November 04, 2023 in Rio de Janeiro, Brazil. (Photo by Ricardo Moreira/Getty Images)
Il numero uno della FIFA prosegue: "Si giocava a Losanna, avevo 14 anni, per il calcio provavo già un amore enorme e sconfinato. Ricordo molte cose di quel giorno di quasi quarant’anni fa. Cito, in ordine sparso: per l’Italia Tancredi in porta, il gol di Cabrini, l’adorato Paolo Rossi titolare, così come il mio idolo assoluto Altobelli; per la Svizzera il gol su punizione di Bregy, nato praticamente dove sono nato io. Io a Briga, lui a Raron, ma devo ammettere che sapesse giocare molto meglio di me. Quella sfida è terminata 1-1 e io me ne sono andato abbastanza soddisfatto dallo stadio.
Dovevo correre in stazione per prendere il treno e tornare a casa, ma evidentemente non ero l’unico a dover rientrare, perché proprio fuori dalla stazione di Losanna ho incontrato Wolfisberg, il commissario tecnico della Svizzera. Ero con degli amici, diciamo che nessuno di noi è mai stato timido, quindi lo abbiamo avvicinato, iniziando a parlare della partita. ‘1-1, non male dai’. ‘Ragazzi, vi fermo subito, perché una cosa ve la voglio proprio dire’. Lo fissavamo con grande curiosità, ma non abbiamo dovuto aspettare molto per ascoltare il resto del suo discorso. ‘Insomma, ragazzi, se avessi avuto io Paolo Rossi e Altobelli, avrebbe vinto sicuramente la Svizzera’. E mentre lo diceva, ci ha fatto l’occhiolino. Forse perché indossavamo tutti la maglia azzurra. O forse perché gli avevamo appena parlato in dialetto svizzero-tedesco".
Poi Infantino chiude: "Ma, a pensarci ancora oggi, era molto più divertito che confuso. Nella formazione dell’Italia c’erano anche Beppe Bergomi e Antonio Di Gennaro, che stanno per raccontare in telecronaca la partita agli italiani. Da allora, negli anni, ho visto diverse sfide fra Italia e Svizzera, anche a livello Under 21. Per quella che si sta per giocare, sono in ogni caso molto sereno, perché so per chi tifare: rendendo particolarmente felice il mio amico Pierluigi Collina, tiferò per l’arbitro. Perché sono il presidente della FIFA. Perché sono italiano. Perché sono svizzero, ma soprattutto perché sono un appassionato di calcio".
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