Guardiola-Aguero: che lite! Ma Montella-Capello e Lippi-Panucci non sono stati da meno

Non è stato il primo e non sarà neppure l'ultimo. Per i litigi in campo c'è sempre tempo. È accaduto ieri, accade oggi e continuerà ad accadere domani. Quindi che nessuno si sorprenda, neppure se il faccia a faccia tra Guardiola e Agüero dopo il cambio dell'argentino durante la gara con il Tottenham può essere tranquillamente definitivo uno dei più duri di sempre (con tanto di pace fatta dopo qualche minuto). Inferiore soltanto a quello tra Delio Rossi e Adem Ljajić avvenuto nel 2012 all'Artemio Franchi di Firenze, in quel caso infatti si andò decisamente oltre il faccia a faccia. Prima il battibecco e poi l'inaspettata rissa. Ma se in quel caso tutto avvenne davanti a uno stadio intero e soprattutto davanti alle telecamere, in altri tutto è rimasto nel chiuso dello spogliatoio.

Lì dove accadono cose (e litigi) che non si possono sapere: vedi Ibrahimović e Guardiola nel 2009 ai tempi del Barcellona, o che si possono solamente immaginare come nel caso di Gullit e Capello durante l’esperienza al Milan o di Beckham e Ferguson negli anni vissuti insieme al Manchester United quando il Sir dei red devils colpì l’allora numero sette con uno scarpino. Lanciò invece una bottiglietta d’acqua Vincenzo Montella nei confronti del suo allenatore Capello quando a sette minuti dal termine della penultima giornata della stagione 2000-01 gli fu detto di entrare al San Paolo di Napoli per provare a sbloccare (inutilmente) il 2-2 che ad ogni modo non condizionò la rincorsa alla conquista dello Scudetto.

Ancora più complicato fu il rapporto tra Christian Panucci e Marcello Lippi ai tempi dell’Inter, così come quello tra Materazzi e Benitez sempre dalle parti della Pinetina ma qualche anno più tardi. Restando in serie A rimarranno nella storia anche i rapporti non esattamente amichevoli tra Roberto Baggio e Lippi prima e Ulivieri dopo, ma i litigi tra Antonio Cassano e alcuni degli allenatori avuti nel corso della sua carriera. Andando all’estero, invece, come dimenticare le occhiatacce tra Mourinho e Casillas negli anni del Real Madrid o tra Mancini e Tevez ai tempi del Manchester del City. Esattamente nello stesso stadio dove poche ore fa è accaduto l’ultimo screzio, ultimo ma solo per il momento.