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di Mattia Marinelli -

"Dovevamo assolutamente mettere fine a questa faccenda", sono state le prime parole del presidente rossonero Scaroni con relative responsabilità attribuite alla gestione Yonghong Li ma anche sollievo per aver sbrogliato una matassa ingarbugliatissima, di fatto con la Uefa inizia un nuovo percorso.

Il Milan dovrà ora dimostrare di essere sulla retta via sul piano dei conti e non sparirà del tutto dai radar Uefa, il Settlement della prossima primavera potrebbe durare fino al 2023 o al 2024, hanno facilitato la situazione l'arrivo di Boban e il pool dei migliori avvocati di Elliott uno dei quali ha sede a Nyon. Il debito ereditato dai cinesi è stato ridotto ma la strada è ancora lunga, bisogna fare plusvalenze, qualificarsi per la Champions League e allestire nuove sponsorizzazioni.

Al netto dei comunicati ufficiali, l'annullamento di 2 sentenze Uefa in cambio di 1 anno fuori dalle coppe, è questo l'accordo. Da sottolineare nella vicenda la dignità del Milan, club escluso non solo per la gestione cinese ma anche per gli ultimi 3 esercizi di Berlusconi. In sostanza il Milan riparte e sana il contenzioso, è la strategia Gazidis slittata per ragioni tecniche di qualche giorno, Giampaolo contento per avere tutta la settimana per trasmettere i suoi meccanismi di gioco. L'arrivo di Boban ha dato ulteriore credibilità al Milan e il presidente Ceferin non è più in allarme per il Milan, sul mercato se partono Donnarumma e Cutrone può arrivare Ceballos. Casa Milan non ha stappato lo champagne ma la soddisfazione è evidente, può concentrarsi di più sul mercato e sulla qualificazione alla prossima Champions League.

Ceballos è il primo nome discusso dal Milan col Real, tutto virtualmente fatto per Theo Hernandez che potrebbe fare le visite mediche già lunedì.