Derby messicano

Chivas-Atlas, il derby di Guadalajara: la storia del “Tubo” Gómez e quel giornale sfogliato in campo

Chivas-Atlas, il derby di Guadalajara: la storia del “Tubo” Gómez e quel giornale sfogliato in campo - immagine 1
Chivas-Atlas sarà il derby che catalizzerà l'attenzione dei tifosi messicani nella notte tra sabato e domenica.
Gennaro Di Finizio

Il calcio regala storie sensazionali, anche a latitudini ben lontane dalla nostra. Quando il pallone resta al centro della storia, la narrazione assume una forma che affascina, che richiama anche clamori di un passato ormai lontano ma che resta fermamente impresso nell'immaginario collettivo. E' cosi che i tifosi messicani si avvicinano a quella che è una partita tra le più attese di tutto il Sudamerica, dove si affrontano due realtà diametralmente opposte, punti fermi di una un match leggendario ormai diventato iconico in Messico.

Chivas-Atlas, a Guadalajara è tempo di derby

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Si sfideranno nella notte tra sabato e domenica il Club Deportivo Guadalajara, Chiavas, e l'Atlas, le due squadre che si dividono in maniera importante la città del Messico occidentale. Due realtà che hanno dei background molto diversi, e per questo al centro di una rivalità che fa discutere puntualmente tutti i tifosi.

Da una parte la maglia del Chivas, quella della classe operaia, la squadra che molti definiscono "del popolo", sulla quale si è costruito negli anni un alone di vera 'purezza' messicana: con la maglia del Chivas, insomma, scendono in campo i "puros Mexicanos".

Dall'altra parte l'Atlas, al tempo fondata da studenti ritornati da esperienze all’estero; qui nasce un altro sfondo, la borghesia composta da coloro i quali guardano anche oltre i confini nazionali. Da qui, va da sé, la consapevolezza che qualcosa di affascinante aleggia attorno ad una partita destinata a far parlare di sé in eterno.

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Chivas-Atlas, quando il portiere Gomez lesse un giornale in campo

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C'è poi la leggenda, il fascino di una storia che rende ancor più iconico il derby di Guadalajara. Protagonista Jaime “Tubo” Gómez, un personaggio stravagante che già quando i calciatori del Club Deportivo di Guadalajara vennero ribattezzati "le Chivas", le capre, fu il primo a vantarsi di questo epiteto rigirato come un vanto piuttosto che un'offesa. "Sí, somos Chivas y qué! ¡Decir Chivas es decir Guadalajara“, le parole del tempo di Gomez.

E proprio lui, El Tubo', è il protagonista di uno degli episodio più bizzarri della storia del calcio: il 24 aprile del 1955, Chivas e Atlas una contro l'altra per la Copa Oro de Occidente. Una partita dove proprio quelli del Chivas bramavano vendetta: quattro anni prima l’Atlas aveva conquistato il suo primo titolo messicano proprio di fronte i rivali di Guadalajara grazie al rigore firmato dal costaricense Edwin Cubero.

Tornando al match del '55, appena un quarto d’ora ed il Chivas riuscì a mettere a segno ben quattro gol. Partita indirizzata, ed il buon portiere Gomez soddisfatto e bersagliato dagli insulti dei tifosi rojigneros.

Da qui il gesto, clamoroso, che è entrato nella storia: il 'Tubo' prese dalle mani di un tifoso alle sue spalle un giornale, Memin Pingüin che era un’iconica rivista messicana; si accovacciò appoggiandosi al palo destro, cominciando a sfogliare il giornale. Un modo per sbeffeggiare i tifosi avversari. Un gesto diventato iconico e ripreso più volte nella storia del calcio messicano. Nella ripresa il Chivas firmò anche il quinto gol, siglando una manita che resterà impressa nella storia di questa sfida.

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Chivas-Atlas, come stanno oggi le due squadre?

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Il campionato messicano, anno 2024, è cominciato da appena 10 giornate: Chivas e Atlas bazzicano nel mezzo della classifica, ad un punto di distanza l'una dall'altra (il Club Deportivo è avanti). L'Atlas arriva da una sconfitta pesantissima (4-1) contro il Toluca secondo in classifica.

Il Chivas, di contro, da un pareggio (1-1) contro il Monterrey quarto in classifica. La squadra di Fernando Gago arriva alla sfida con la miglior difesa del campionato (appena 8 gol subiti), mentre per l'Atlas di Benat San Jose c'è ancora molto da lavorare sotto il punto di vista tattico, visto che la vittoria ad oggi manca da tre partite (sconfitte con Toluca, Queretaro, Amèrica).