Porto, Anselmi: “Anche la Roma doveva rimanere in 10. Ora pensiamo al campionato”

Le parole in conferenza stampa dell'allenatore argentino Anselmi, dopo la sconfitta con la Roma e la conseguente eliminazione dall'Europa League.

Le parole del tecnico argentino

Intervenuto in conferenza stampa, l'allenatore argentino del Porto non è apparso molto amareggiato per la sconfitta: "Alla fine, credo che il singolo abbia deciso le sorti della partita. La squadra ha mostrato un ottimo atteggiamento, siamo andati in gol anche con un giocatore in meno. È questo che voglio sottolineare. È stata una partita molto competitiva, soprattutto nelle seconde palle, a centrocampo. Siamo riusciti a segnare il primo gol dopo una buona pressione e poi loro hanno giocato bene tra le linee".

"Sapevamo che la Roma aveva buoni giocatori. È già difficile quando il punteggio è in parità, ma con uno in meno è molto difficile. Anche così, avremmo potuto pareggiare. Penso che avrebbero dovuto finire la partita con un giocatore in meno. E uno in meno per ogni squadra sarebbe stato più facile per noi per tentare la rimonta" . Ora dobbiamo combattere, fino alla fine contro tutto e tutti e dimostrare a tutti che questa è l'essenza del club".

🎙Martín Anselmi: "Quantas mais vezes passas por situações destas, mais preparado vais estar. O nosso objetivo agora é voltar. Vamos lutar até ao fim do campeonato, é essa a essência do clube. Contra tudo e contra todos" #ASRFCP#UELpic.twitter.com/Q35RWPDEy5

— FC Porto (@FCPorto) February 20, 2025

Anselmi, prima sconfitta col Porto

I tifosi non sembrano molto contenti in questo momento. La maggior parte delle critiche vengono addossate all'allenatore argentino, eppure, oggi, è arrivata la prima sconfitta da quando si trova a Oporto. Una statistica che sottolinea di come la colpa non possa essere affibbiata all'argentino ma all'intera squadra. Il Porto, quest'anno, sembra aver perso quella magia degli ultimi anni. L'assenza di Coincecao inizia a sentirsi e, quest'uscita prematura dall'Europa, non sta facendo altro che aumentare il livello di sfiducia tra il club ed i tifosi. Ora, Anselmi, ha 4 mesi di lavoro davanti, dove dovrà cercare a tutti i costi, il modo, di far tornare la propria squadra dove merita di essere.