Ragazzo di 19 anni arrestato per minacce di morte a Morata dopo il rigore sbagliato

Un ennesimo episodio di violenza social è emerso in queste ultime ore. A Malaga, la Polizia ha messo in stato d'arresto un giovane diciannovenne accusato di essere l'autore di alcuni messaggi social postati contro Morata e i suoi figli. Il motivo è il tanto discusso rigore sbagliato in finale di Nations League che ha di fatto consegnato il trofeo al Portogallo.

Le minacce di morte a Morata

I messaggi erano stati postati la sera stessa e in poco tempo avevano fatto il giro del web. A rendere il tutto molto grave era il fatto che alle minacce di morte rivolte all'attaccante si aggiungevano quelle verso i suoi figli. Secondo quanto segnala la Polizia di Malaga, pochi giorni dopo un ragazzo si era presentato in commissariato per denunciare il furto del proprio account. Insospettite, le Forze dell'Ordine hanno condotto una ricerca, capendo che si trattava dello stesso account che aveva postato i messaggi minatori. Dopo ulteriori indagini è risultato evidente il tentativo del ragazzo di provare a svincolarsi da eventuali future accuse. Le analisi hanno infatti evidenziato che il telefono usato per inviare i messaggi era quello del giovane. Per la Polizia si tratta di un altro esempio di come sui social stiano aumentando casi simili, favoriti dall'anonimità e dalla rapidità di diffusione.

Il difficile momento

L'attaccante spagnolo arriva da una stagione particolarmente difficile. Un inizio non entusiasmante al Milan, ha visto poi una parziale ripresa con il trasferimento al Galatasaray. Qui ha ritrovato più facilmente la via del gol, contribuendo alla vittoria finale del campionato. In Nazionale, però, le prestazioni non hanno raggiunto il livello dello scorso Europeo, perdendo così il posto da titolare.

In un recente documentario Morata ha raccontato il momento molto difficile che ha vissuto nell'ultimo anno a partire dal match di Champions League contro il Borussia Dortmund dell'aprile 2024. Il rigore sembra aver rispedito nuovamente il calciatore in quel tunnel da cui faticosamente era uscito e i molti attacchi ricevuti via social non hanno aiutato.