VISIONI A CONFRONTO

Bologna-Juventus, la spensieratezza contro l’instabilità: ci si gioca la Champions

Bologna Juventus
Bologna-Juventus non è solo uno scontro diretto per la Champions League, è un crocevia fondamentale per i due allenatori e i club.
Gennaro Dimonte
Gennaro Dimonte

Bologna-Juventus è uno di quei match da restare incollati sul divano, soprattutto per la posta che c'è in palio. A quattro giornate dalla fine della Serie A, emiliani e bianconeri si affrontano nel posticipo serale della domenica al "Renato Dall'Ara". L'obiettivo è quello di cercare di concludere la stagione al quarto posto e conquistare la qualificazione in Champions League. Se per i ragazzi allenati da Vincenzo Italiano questo traguardo rimane sempre un sogno da coltivare, per il club allenato da Igor Tudor è praticamente un obbligo per non vanificare tutti gli investimenti fatti a inizio stagione.

La volontà di ripetere l'impresa del 2023-2024 contro l'obbligo morale di dover partecipare alla prossima Champions: Bologna-Juventus promette scintille dal punto di vista tecnico e tattico.

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Imprevedibilità sugli esterni e solidità nei match chiave: ora il Bologna fa sul serio

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Spesso il calcio pensato e messo in atto dalle squadre di Vincenzo Italiano è stato criticato per la troppa propensione verso il calcio offensivo e la poca attenzione verso la difesa. Lo step però fatto dall'allenatore ex Fiorentina in questa stagione ha convinto tutti, soprattutto i tifosi del Bologna. Continuare a intraprendere il lavoro fatto da Thiago Motta e tenere vive continuamente le speranze di qualificazione in Champions dopo l'impresa della scorsa stagione è il vero miracolo che il tecnico nato in Germania sta realizzando.

Il 4-2-3-1 messo in campo è la rivisitazione della carriera di Italiano, con il miglioramento di una fase difensiva che diventa incredibilmente solida nei momenti chiave. Basti pensare che gli ultimi scontri diretti giocati dagli emiliani hanno prodotto quattro punti contro Inter e Napoli subendo una sola rete non considerando il 2-0 subito a Bergamo contro l'Atalanta. Nessuna rinuncia al gioco ma attenzione maniacale agli attacchi avversari, con Lucumì e Beukema già attenzionati dalle big italiane e non solo.

Se poi a questo ci aggiungiamo un'altra grandissima stagione del capitano Riccardo Orsolini(12 gol) e le scorribande impazzite di Dan Ndoye, Jens Odgaard e Benjamin Dominguez, allora possiamo dire di guardare una macchina quasi perfetta per gli obiettivi posti dalla società. Un trio che supporta alla perfezione Santiago El MatoCastro, 8 reti stagionali e il colpo più importante dell'estate: Thijs Dallinga. Sei le marcature stagionali per il 24enne di Groningen che potrebbero essere ampliate proprio in questo scontro diretto.

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Bologna-Juventus per Tudor è un esame di maturità

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Per la Juventus questo match rappresenta una sorte di crocevia fondamentale per il proseguo di questa e della prossima stagione. Chiudere il campionato tra le prime quattro della classifica è e deve essere l'obiettivo di queste ultime giornate per i bianconeri. L'arrivo di Igor Tudor, che ha ereditato una situazione diventata difficile con Thiago Motta, ha riportato quella juventinità che forse mancava al tecnico brasiliano con passaporto italiano. Il croato si è dimostrato sin dalla prima partita in panchina molto attento all'equilibrio e allo spirito di sacrificio. Una caratteristica che lo ha sempre contraddistinto nella propria carriera da calciatore.

Il suo 3-4-2-1 non è altro che la continuazione del progetto tecnico e tattico portato avanti da Motta, con l'obiettivo di rendere più costante il rendimento di tanti giocatori che sin qui non hanno portato quella qualità in più che ci si aspettava. I ripetuti infortuni di difensori imprescindibili per questa squadra come Gatti e Kalulu hanno spesso costretto Tudor a variare. Lo è una dimsotrazione il continuo cambiamento dei ruoli per Cambiaso e Weah. Proprio il francese, insieme a Savona, sarà una delle chiavi tattiche di questo match visto il continuo gioco sulle fasce del Bologna.

Compito difficile anche per il centrocampo, con Locatelli e Thuram che dovranno correre il doppio per evitare gli strappi degli esterni bolognesi. Aggressività sul portatore di palla all'inizio dell'azione che potrebbe produrre qualche grattacapo agli avversari ed essere il vaso di Pandora da scoperchiare. Senza Yildiz, toccherà a McKennie affiancare Nico Gonzalez e reinventarsi ancora una volta da trequartista alle spalle di Kolo Muani.