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Di Lorenzo: “Atalanta brutta batosta: con l’Inter, test importante”

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Le parole del capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, in onda su Radio Crc, a proposito della sconfitta interna con l'Atalanta, e della prossima sfida con l'Inter in trasferta
Michele Bellame

Nonostante la sconfitta interna contro l'Atalanta, il Napoli di Antonio Conte rimane capolista della serie A: alle sue spalle, l'Inter ad una sola lunghezza, la stessa Atalanta che accorcia e si porta a -3, così come Fiorentina e Lazio. Domenica sera, ci sarà Inter-Napoli, e potrà essere già una partita dal sapore di scudetto.

"Testa all'Inter: trarremo il meglio dalla sconfitta con l'Atalanta"

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Ai microfoni di Radio Crc, radio ufficiale del Calcio Napoli, ha parlato il capitano, Giovanni Di Lorenzo: "Le sconfitte fanno parte del percorso: fa male, ma servono a crescere. E' stato brutto perché abbiamo perso davanti ai nostri tifosi, che però hanno visto l'impegno che ci abbiamo messo e la loro risposta è stata positiva. Abbiamo già analizzato la partita, si va avanti, e si pensa alla prossima: è positivo affrontare una squadra così forte come l'Inter: sono partite belle da giocare e vogliamo confrontarci con una grandissima squadra, sarà un test per capire il nostro livello".

Ancora sull'Inter, dice: "Loro sfruttano al meglio le loro qualità, dobbiamo stare attenti perché cambiano spesso posizione, ad esempio Bastoni spinge e sale molto rispetto alla sua porzione di campo. Dobbiamo stare attenti. Stasera vedrò la loro partita (Inter in campo contro l'Arsenal, stasera alle 21), sarà una bella gara. La guarderò da spettatore, poi con mister Conte entreremo più nel dettaglio".

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Le ultime battute, infine, su Lukaku, grande ex dell'Inter, con cui ha vinto uno scudetto proprio con Antonio Conte, e sul compagno di nazionale Federico Dimarco. Su quest'ultimo, dice: "Ha avuto una crescita importante, la gavetta l'ha aiutato, e ora e meritatamente all'Inter: sta facendo molto bene". Invece, sul belga: "E' importante che la squadra conquisti i tre punti: se segnerà lui, bene, se segnerà un altro, va bene uguale: è indifferente".

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