Siviglia, Monchi: “Mi vengono le lacrime a pensare che il calcio possa ripartire con il nostro derby contro il Betis”

La Liga spagnola continua a prendere provvedimenti per il ritorno del calcio in Spagna e, secondo Cadena Ser, c'è già una data e una partita scelte per riaccendere la competizione. Venerdì 12 giugno è il giorno scelto da Javier Tebas perché il sipario si alzi di nuovo e lo faccia allo stadio Ramón Sánchez Pizjuán con il derby Siviglia-Betis corrispondente alla 28esima giornata. Il programma non è ancora definito ma la logica indica che a causa del possibile caldo estivo e del fatto che si tratta di una giornata lavorativa, ne ritarderà l'inizio oltre le 21.00. Il derby di Siviglia darebbe il via alla frenetica fine della stagione. E le reazioni sono state immediate, poiché lo stesso Monchi era molto favorevole al fatto che il duello della massima rivalità di Siviglia sia la bandiera della ripartenza del calcio: "Non esiste una copertura migliore per l'inizio della Liga con un derby. Sarà un ulteriore incentivo, non vediamo l'ora che arrivi il calcio e che il primo piatto sarà magnifico".

"Mi vengono le lacrime se guardo il calendario, quel nervosismo di ricominciare a fare calcoli, per vivere ciò che significa il calcio. Stiamo solo vedendo notizie negative, è bene che iniziamo a cambiare il chip e vedere altre cose. il calcio come la cosa più importante fra le meno importanti. Dobbiamo alzare la bandiera verso la normalità e ribadire l'importante ruolo che il calcio deve svolgere", ha aggiunto il direttore sportivo del Siviglia. Sarà un derby senza pubblico, anche se si sta lavorando per alleviare l 'effetto cemento delle tribune di tutti gli stadi in generale e di Sánchez Pizjuán in particolare. Fra i giocatori del Siviglia sarà squalificato Gudelj, mentre fra gli ospiti è previsto che Joel Robles possa recuperare in tempo per difendere il Betis nel derby dopo la positività al Coronavirus. In questo momento Siviglia è una città che ha già segnato in rosso sul suo calendario la data della sua partita più speciale, in cui ci saranno, se possibile, più occhi che mai.