La Corte d'appello della Svizzera prosegue il processo contro i precedenti massimi dirigenti del calcio europeo ed internazionale
Joseph Blatter e Michel Platini, i vecchi volti, nonché capi del calcio internazionale, sono ancora sotto processo. Il pubblico ministero, del Tribunale penale federale riunito a Muttenz, comune del nord-est della Svizzera, del processo d’appello contro l’ex presidente della Fifa e l’ex presidente della Uefa ha chiesto una condanna di un anno e otto mesi per i due accusati.
L'accusa ai danni di Blatter e Platini
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Come appreso dall’agenzia di stampa Afp, la Corte d’appello prenderà una decisione il 25 marzo in relazione al caso di un pagamento sospetto, per un totale di 2 milioni di franchi svizzeri. I due ex dirigenti rischiano, secondo il codice penale svizzero, un periodo di reclusione massimo di cinque anni per frode. Il procuratore, Thomas Hildbrand, ha affermato che, secondo le prove emerse durante il procedimento, durato tre ore e mezzo, Platini e Blatter avrebbero siglato un accordo nell’agosto del 1999 per spingere la candidatura del secondo a presidente della Fifa. In questo accordo, che le rispettive difese hanno sottolineato essere stato soltanto verbale, sarebbe stato previsto un compenso di 300mila franchi svizzeri all’anno, interamente saldato dalla Fifa.
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L'accordo ponte scoperto
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Tuttavia, è stato scoperto che si trattava di un accordo fasullo, dato che il compenso reale fra le parti era di ben 700mila franchi, prelevati appena le finanze del massimo organo del calcio mondiale lo avrebbero permesso. Tale cifra sarebbe stata inoltre accettata senza contratto scritto e senza averla rendicontata in maniera chiara e lecita secondo il regolamento interno della Fifa.
Appuntamento rimandato a domani
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Il procuratore ha rigettato la tesi difensiva, sostenendo che Platini avrebbe presentato la richiesta di pagamento oltre otto anni dopo. Il dibattimento proseguirà domani, giovedì 6 marzo, con le arringhe difensive. Ricordiamo che, in prima istanza, quasi tre anni fa, il Tribunale di Bellinzona aveva inizialmente assolto Blatter e Platini, col beneficio del dubbio. In conclusione, si apprende che non dovrebbe esserci alcun intervento della Fifa, nonostante questa si sia costituita come parte civile.