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Tebas adesso se la prende col Manchester City. E lo denuncia all’Unione Europea

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Nuovo polverone alzato dal presidente de La Liga: presenta un reclamo ufficiale all'UE ai danni del club di Mansur bin Zayd Al Nahyan
Lorenzo Ciabattini

Il nome più chiacchierato del momento non può essere che quello di Javier Tebas, capo de La Liga, già al centro di aspre polemiche in merito ai tanti errori arbitrali commessi nel massimo torneo di calcio iberico. E dopo aver punzecchiato pubblicamente Carlo Ancelotti, il presidente del campionato spagnolo ha spostato il proprio mirino, stavolta puntando all'estero.

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Tebas denuncia il City

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Tebas ha annunciato che la lega spagnola ha presentato reclamo presso la Commissione Europea per sostenere che il Manchester City avrebbe violato la normativa UE sulla concorrenza. La denuncia sarebbe collegata al regolamento sulle sovvenzioni estere. Secondo La Liga, il club di Mansur bin Zayd Al Nahyan avrebbe ricevuto sussidi esteri dagli Emirati Arabi Uniti che gli avrebbero consentito di migliorare la propria posizione competitiva e di causare notevoli distorsioni nei mercati nazionali e continentali.

"Pensano solo a come eludere regole"

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"Tutto ciò che fanno è pensare a come eludere regole e regolamenti. Lo abbiamo segnalato all'Unione Europea con dati, numeri e cifre - ha spiegato Tebas - Si tratta di una squadra inglese che non fa parte dell'UE, ma ha attività commerciali in Europa ed è importante che tutti i club siano soggetti a regole di trasparenza e governance, a una vera competizione nel settore finanziario e sportivo della loro attività", ha concluso il numero uno de La Liga, ponendo l'accento delle sue preoccupazioni verso le altre società del calcio europeo.

"Causano danni alle altre squadre"

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Infine, sempre secondo La Liga, il secondo club più ricco del Regno Unito riceverebbe risorse a condizioni di non-mercato che si riversano poi sui mercati degli altri stati consentendo così al City Group di ingaggiare giocatori e allenatori di alto calibro oltre quanto sarebbe possibile a condizioni normali. Insomma, Tebas denuncia in sostanza le limitazioni economiche e sportive commesse ai danni delle altre squadre, partendo dall'assunto che l'operato del Manchester City sia - e non sarebbe certo la prima volta - fraudolento.