Lo scontro

Mbappé ancora contro il Psg: prelevati 55 milioni di euro dai conti del club

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In attesa della sentenza definitiva, i legali del calciatore hanno richiesto e ottenuto il versamento della somma per il proprio assistito.
Alessandro Savoldi

La guerra legale tra Kylian Mbappée il Psgprosegue. I legali del calciatore hanno comunicato oggi, giovedì 10 aprile, di aver prelevato coattivamente in via preventiva 55 milioni di euro dai conti del club parigino.

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I 55 milioni che Mbappé chiede al Psg

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Continua a essere rovente la situazione tra Mbappé e il suo vecchio club, il Paris Saint-Germain. Nelle scorse settimane, tramite i suoi avvocati, la stella del Real aveva denunciato il mancato pagamento di diverse decine di milioni di euro. In una conferenza stampa tenuta oggi, l’entourage dell’atleta ha dichiarato di aver disposto il prelievo preventivo di 55.4 milioni di euro dai conti della squadra. La somma corrisponderebbe all’insieme di stipendi, bonus alla firma e bonus etici. Circa 18 milioni corrispondono alle ultime tre mensilità che Mbappé avrebbe dovuto ricevere dal Psg, 36 milioni sono il bonus alla firma e i bonus etici ammontano a 1.5 milioni. Negli scorsi mesi la Lega calcio francese, la Lfp, e la Federcalcio transalpina, la Fff, avevano già preso in carico la controversia. Inizialmente avevano dato ragione a Mbappé, poi la sentenza d'appello aveva ribaltato la questione e, infine, la decisione è rimasta in sospeso.

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L'evoluzione della controversia tra Mbappè e il suo ex-club

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Il Psg sostiene che Mbappé non avrebbe diritto ai soldi che ora sta richiedendo. Secondo la dirigenza del club, i 55 milioni non spetterebbero al giocatore. Il francese è stato messo fuori rosa e non ha firmato il contratto di rinnovo alla fine della scorsa stagione, trasferendosi al Real Madrid. Il prolungamento con i parigini era infatti la condizione per il versamento dei soldi che ora Mbappé vorrebbe.

L’avvocato che sta seguendo la vicenda per conto del calciatore è Delphine Verheyden, che ha negato l’esistenza dell’accordo verbale al quale si appiglia il Paris Saint-Germain. Inoltre, Verheyden ci ha tenuto a sottolineare come il diritto del lavoro preveda che, per modificare i termini di un contratto, serva un emendamento, che però non è stato depositato. Esclusa, infine, la possibilità di un accordo amichevole. L’udienza per risolvere il caso è prevista per il 26 maggio. Se dovesse essere confermata la tesi per la quale il Psg non ha pagato a Mbappé l’ultima fattura dovuta, il club rischierebbe di perdere i requisiti d’accesso alla prossima Champions League.