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Guida alla Coppa d’Africa 2026: dai campioni ivoriani all’Egitto di Marmoush, l’analisi di tutti i gironi

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Dopo l'ultima edizione vinta da Kessié e compagni torna a dicembre la competizione principe del Vecchio Continente
Lorenzo Ciabattini

Dopo il successo della Costa d’Avorio nell’ultima edizione, sono stati sorteggiati i gironi della Coppa d’Africa 2026, che avrà luogo in Marocco dal 21 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026. C’è praticamente ancora un anno da aspettare prima del calcio d’inizio ma già dagli accoppiamenti si possono evincere sfide interessanti fra le nazionali qualificate.

Marocco grande favorita? Occhio al Mali

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Nel girone dei padroni di casa, è il Mali la possibile outsider: con Niakaté del Braga, Bissouma del Tottenham e l’ex Serie A El Bilal Touré (ora allo Stoccarda), la formazione di Saintfiet può dare pensiero al Marocco. Il paese ospitante, come spesso accade in questa competizione, è la grande favorita alla vittoria finale, forte di pezzi pregiati che da tanti anni militano nei grandi campionati europei. Ci riferiamo a Mazraoui, Hakimi, Amrabat, Brahim Diaz per non parlare di El Kaabi, match-winner dell’ultima finale di Conference League contro la Fiorentina. A chiudere il girone A abbiamo lo Zambia di Lameck Banda e le isole Comore allenate dall’italiano Stefano Cusin.

L'Egitto può tornare faraonico

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Nel raggruppamento B spicca l’Egitto di Salah: il capitano della formazione nordafricana non sarà però più da solo a guidare l’attacco. Omar Marmoush, dopo il passaggio per 75 milioni al Manchester City, trasforma il reparto avanzato di Hassan nel più pericoloso di tutta la competizione. A contendersi il secondo piazzamento la semifinalista della passata edizione, il Sudafrica, e l’Angola, che vanta l’ex conoscenza del calcio italiano, Nzola, e Zito Luvumbo, oltre al difensore del Lecce Gaspar, attualmente infortunato. Rischio fanalino di coda per lo Zimbabwe dell’esterno dell’Udinese Zemura.

Girone C, ergo Nigeria + 3

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Passando al girone numero tre, sarà innegabile il monopolio della Nigeria di Lookman e Osimhen. Ma non solo. I finalisti dell’edizione 2024 potranno inoltre contare sull’exploit di Okoye con Runjaic, sulla rinascita di Ola Aina al Nottingham Forest, oltre a due Serie A come Dele-Bashiru e Chukwueze. Menzione d’onore per Victor Boniface del Leverkusen campione di Germania. La seconda forza del gruppo C è la Tunisia di Rafia, per cui gioca anche il giovane Haj Mohamed del Parma, mentre le altre due formazioni partono sicuramente con gli sfavori del pronostico. L’Uganda di Paul Put punterà sulla colonna Kayondo dello Slovan Liberec, mentre è tutto da scoprire il talentino del Bordeaux Mutyaba. Chiude la Tanzania di Ally Samatta del PAOK di Salonicco.

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Senegal, attenzione al Congo

Kalidou Koulibaly
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Arrivando al gruppo D, il Senegal, nazionale fino a pochi anni fa trascinata dall’ex Napoli Koulibaly e dall’ex Liverpool Mané, potrà ancora contare sul centrale dell’Al Hilal, così come sull’ex Chelsea Mendy fra i pali. Il ToffeeGueye e lo SpurSarr sono un bel biglietto da visita per il centrocampo, prima di approdare davanti dove Nicolas Jackson e Boulaye Dia stanno segnando con costanza fra Premier e Serie A. La seconda forza del girone è rappresentata dalla Repubblica Democratica del Congo, assoluto underdog dell’ultima Coppa: solo una rete di Haller fece fuori i centrafricani, che avevano eliminato Salah agli ottavi di finale. Tuanzebe è il leader della difesa, nel mezzo l’evergreen Pickel della Cremonese mentre davanti gli occhi sono puntati su Banza, talento del Braga, quest’anno prestato al Trabzonspor. Le altre due contendenti al passaggio del turno sono due novità: il Benin di Rohr e il Botswana che non partecipa alla competizione da più di dieci anni.

Algeria da primo posto? Parliamone

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Il penultimo gruppo risulta il più equilibrato fra tutti, forte di un’Algeria che non è più quella dei tempi d’oro di Mahrez e un secondo posto che presumibilmente verrà conteso da Burkina Faso e Guinea Equatoriale. Bensebaini del BVB è il pezzo forte della retroguardia degli algerini, per non parlare dell’esplosione di Ait-Nouri con la maglia del Wolverhampton. L’ex campione del Leicester non è più lo stesso, nemmeno dei tempi al City di Guardiola, ma davanti ci sarà Benrahma del Lione a dargli manforte. Attenzione ai burkinabè: la squadra guidata dal pilastro di Xabi Alonso, Tapsoba, sfoggia il talento e la classe di Outtara del Bournemouth, fresco di tripletta al Nottingham. Bertrand Traoré di Farioli è la punta di diamante dell’attacco. Occhio, però, alla Guinea Equatoriale, nel 2024 autrice di un clamoroso 4-0 ai gironi ai futuri vincitori della Coppa. Coco del Torino e Obiang del Sassuolo sono i due nomi che vengono “dall’Italia”, ma stavolta superare il girone non sarà come dodici mesi fa. Chiude infine il Sudan di Appiah, che anche nel 2022 non ebbe fortuna negli accoppiamenti dei gironi.

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Gli ivoriani in Marocco per il bis

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Ultimo, ma non per importanza, il gruppo dei Campioni d’Africa. La Costa d’Avorio, diventata una vera e propria corazzata negli ultimi anni, volerà in Marocco con l’obiettivo di mantenere il titolo sul petto. Ndicka e Singo sono le due colonne portanti dell’architettura di Fae, tecnico subentrato proprio nel bel mezzo dell’ultima competizione. La vecchia conoscenza “italiana” Hamed Junior Traoré, assieme all’ex Udinese Fofana e Franck Kessie, costituiscono, con Adingra e Kamara, il miglior centrocampo dell’intera manifestazione. Attenzione però in attacco, dove le convocazioni saranno decisive: nel 2024 il CT aveva con Haller il suo centravanti principe, ma l’attuale punta dell’Utrecht è uscito dai radar dal calcio di primissimo ordine. Anche Kouame della Fiorentina non è più certo del posto: Boga in forza al Nizza e l’ex Arsenal Pepe saranno invece le ali dei Leoni del Cono. Voglioso di rivincita dopo il mezzo flop in Costa d’Avorio, il Camerun di André Onana: il miglior portiere della kermesse dovrà dimostrare che le sue note “papere” se le è lasciate a Manchester. Tchatchoua del Verona guiderà la difesa, mentre le chiavi del centrocampo sono in mano ad Anguissa: l’Ercole di Conte dà il meglio di sé quando scende in campo per il proprio paese. Chiudiamo con Mbeumo del Brentford, capocannoniere delle Vespe in Inghilterra. Il Gabon dei gemelli frusinati Oyono non mostra più il suo storico bomber Aubameyang, ma Lemina e Bouanga, che gioca a Los Angeles, possono comunque dir la loro. Dulcis in fundo, il Mozambico di Reinildo dell’Atletico e Catamo dello Sporting per una coppa, che a quasi un anno di distanza, si fa già elettrizzante.

 

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